La risposta alla domanda "É necessario un ESTA per transitare negli Stati Uniti?" è "si". Infatti, nel momento in cui si mette piede sul suolo statunitense si ha l'obbligo di essere in possesso di un'autorizzazione di viaggio ufficiale anche se si tratta di un semplice scalo di qualche ora o qualche minuto. Esattamente come per un soggiorno negli Stati Uniti, si devono quindi svolgere, almeno 72 ore prima della partenza, le pratiche amministrative per ottenere il proprio ESTA.
Richiedere l'ESTAIl sistema elettronico di autorizzazione al viaggio ESTA è stato attivato nel 2009 per semplificare, a certe condizioni, le pratiche di alcuni viaggiatori desiderosi di recarsi negli Stati Uniti. Si tratta di un programma di esenzione dal visto rivolto unicamente ai cittadini dei paesi membri del dispositivo, come l’Italia, che possono così ottenere un’autorizzazione al viaggio per dei soggiorni di meno di 90 giorni consecutivi.
Poiché uno scalo o un transito dura di norma meno di 90 giorni, l’autorizzazione ESTA sembra essere la soluzione da adottare in occasione di un tale viaggio. È ovviamente anche necessario soddisfare alcune altre condizioni per averne diritto tra cui il possesso di un passaporto elettronico o biometrico in corso di validità e la cui validità copra la data di trasferimento o di scalo negli USA.
Come già detto in sintesi, il dispositivo di autorizzazione al viaggio elettronica ESTA si rivolge a tutti i viaggiatori che desiderino passare sul suolo statunitense e che risiedano in uno dei 22 paesi membri del dispositivo.
L’ESTA riguarda unicamente i soggiorni di meno di 90 giorni sul suolo statunitense e quindi anche i passaggi di brevissima durata, anche di poche ore. È quindi assolutamente necessario disporre di un’autorizzazione ESTA valida in occasione di uno scalo o di un transito negli Stati Uniti. Quando ci si imbarca su un volo per gli Stati Uniti, anche se il volo ha una differente destinazione finale o se si deve cambiare volo in un aeroporto statunitense per poi dirigersi verso un altro paese, la compagnia aerea con la quale si viaggia verifica sistematicamente che un’autorizzazione ESTA sia associata al passaporto del viaggiatore.
È anche importante segnalare che è necessario ottenere un’autorizzazione ESTA anche nel caso in cui non si esca dall’aeroporto statunitense da cui si transita e perfino se non si scende dall’aereo. Il semplice fatto di trovarsi in un aereo in un aeroporto del paese richiede un’autorizzazione di soggiorno. Ovviamente, se si dispone di tempo sufficiente tra i due voli, l’autorizzazione ESTA consente anche di fare un po’ di turismo uscendo dall’aeroporto. Infatti, avendo ottenuto un’autorizzazione di soggiorno, è possibile spostarsi liberamente negli Stati Uniti grazie ad essa.
Diversamente da quello che si potrebbe pensare visto che, trattandosi di un semplice scalo i viaggiatori non escono dall’aereo e non toccano il suolo americano, avrete bisogno di ottenere un’autorizzazione ESTA prima del viaggio, proprio come per un transito negli Stati Uniti.
L’autorizzazione ESTA riguarda infatti tutte le persone che si imbarcano su un volo o una nave avente per destinazione gli USA, che si tratti oppure no della loro destinazione finale. L’ESTA non vi sarà ovviamente richiesta dai servizi dell’immigrazione statunitensi visto che non sbarcherete realmente ma dovrà essere valida al momento dell’imbarco.
La compagnia con cui viaggerete potrà infatti rifiutarvi l’imbarco se non avete convalidato la vostra autorizzazione al viaggio.
Adesso che è chiaro che un’autorizzazione ESTA è necessaria per un transito o uno scalo negli USA, spieghiamo come fare per ottenerla in maniera semplice e rapida. Prima di effettuare la propria domanda online è bene assicurarsi di possedere un passaporto elettronico o biometrico valido e la cui validità copra sia la partenza che il ritorno del proprio viaggio.
Bisogna poi andare su un sito come il nostro per accedere ad un modulo di domanda di autorizzazione ESTA online in italiano avendo a disposizione il proprio numero di passaporto nonché una carta di credito per saldare le spese della pratica necessarie all’invio ed allo studio della domanda.
Basta lasciarsi guidare attraverso le varie tappe compilando con cura ed onestamente il modulo. Bisogna rispondere a tutte le domande che vengono poste senza eccezioni e in maniera totalmente sincera.
Una volta compilato il modulo non resterà che pagare le spese della pratica tramite carta di credito su un server securizzato. La risposta alla propria domanda verrà poi trasmessa per e-mail all’indirizzo indicato in un tempo massimo di 72 ore.
Se la domanda di ESTA viene convalidata, non ci saranno altre pratiche da svolgere in quanto l’autorizzazione viene associata per via informatica al proprio passaporto per una durata di due anni. Si consiglia tuttavia di conservare il numero di pratica che potrebbe servire in caso si debbano apportare delle modifiche al documento.
Se l’autorizzazione ESTA viene rifiutata, significa che gli Stati Uniti non autorizzano il richiedente a transitare nel loro territorio. Bisognerà allora cambiare itinerario di viaggio o effettuare una nuova domanda.
Se per una ragione qualsiasi la domanda di ESTA è stata rifiutata o non è stato possibile farla, bisognerà comunque svolgere delle pratiche amministrative per transitare negli Stati Uniti. É possibile ripetere la domanda passati almeno 10 giorni dalla prima o, se necessario, fare una domanda di visto recandosi presso un'ambasciata statunitense in Italia.
Se si è già fatto un viaggio negli USA, si è certamente ottenuta un'autorizzazione ESTA. Se quest'ultima ha meno di due anni è possibile utilizzarla per il proprio transito negli Stati Uniti. Ovviamente le informazioni fornite in precedenza non devono aver subito variazioni perché il proprio ESTA sia valido per il nuovo viaggio.
Può sembrare fastidioso dover fare una domanda di ESTA per un semplice scalo negli Stati Uniti ma sappiate che potrete in realtà profittare di questa autorizzazione di viaggio più volte nel corso di due anni.
Se fate un viaggio che prevede un transito per gli Stati Uniti dovete procurarvi un’autorizzazione ESTA, che sarà assolutamente identica a quella per un soggiorno classico. Anche se dovrete indicare al momento del viaggio che si tratta di uno scalo indicando la destinazione finale, l’autorizzazione vi permette ugualmente di restare negli USA per un massimo di 90 giorni.
Questo è un vero vantaggio perché potrete utilizzare la stessa autorizzazione anche per altri viaggi negli USA nel corso dei due anni che seguiranno l’ottenimento dell’autorizzazione. L’autorizzazione di soggiorno o transito, infatti, sarà automaticamente collegata al numero del vostro passaporto per tutto il periodo. Ovviamente per riutilizzare la propria autorizzazione ESTA è indispensabile rispettare le condizioni di durata del soggiorno per un massimo di 3 mesi e badare a che nessuna informazione importante che vi concerne sia cambiata tra il momento della richiesta e quello del viaggio.
Allo stesso modo il numero del vostro passaporto deve essere identico.
Un’altra domanda che si pongono spesso i viaggiatori che devono fare un transito o uno scalo negli Stati Uniti riguarda il tempo massimo autorizzato tra il passaggio sul suolo statunitense all’andata e quello al ritorno.
Infatti, come spiegato in precedenza, un’autorizzazione ESTA può essere utilizzata unicamente per dei soggiorni inferiori ai 90 giorni. Cosa succede quindi in caso di soggiorni in un altro paese di più di 3 mesi che richiedano uno scalo o un transito negli USA sia all’andata che al ritorno?
In realtà, poco importa in questo caso la durata totale del proprio viaggio perché viene preso in conto unicamente il tempo passato sul suolo statunitense. Di conseguenza, anche se passano più di 90 giorni tra il primo passaggio nell’aeroporto statunitense e il secondo passaggio al momento del ritorno, ciò non comporta alcun problema visto che nel frattempo si è usciti dal territorio.
Bisogna anche sapere che l’autorizzazione ESTA è valida per due anni a partire dal suo rilascio e può quindi essere utilizzata per tutti i transiti, scali e soggiorni negli USA che si desidera durante questo periodo, a condizione di rispettare la durata massima del singolo soggiorno.
Un’altra domanda che molto viaggiatori si pongono quando il loro viaggio prevede uno scalo più o meno lungo negli Stati Uniti è se hanno la possibilità di approfittare di questa attesa per fare un po’ di turismo. Gli scali, infatti, a differenza dei transiti, sono spesso lunghi e permettono di vedere un po’ il paese prima di imbarcarsi per la destinazione finale del viaggio.
Grazie all’autorizzazione ESTA, ottenuta per effettuare il transito, potrete effettivamente uscire dall’aeroporto per visitare un po’ i dintorni. Ma attenzione! Dovrete comunque passare il controllo di frontiera al momento dello sbarco e prima di arrivare alle porte di uscita dell’aeroporto. Questa procedura può richiedere del tempo, fino a qualche ora nei momenti di maggiore affluenza, perciò cercate di prevedere un tempo adeguato per poter effettivamente approfittare del tempo passato in loco.
L’ESTA è una vera e propria autorizzazione di soggiorno che funziona anche per un ingresso di poche ore e sarebbe quindi un peccato non approfittarne per scoprire, per la durata dello scalo, un po’ di questo formidabile paese che sono gli Stati Uniti e la loro cultura leggendaria, soprattutto se il vostro scalo ha luogo a New York.
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