Le soluzioni in caso di rifiuto dell’autorizzazione ESTA
Alcuni aspiranti viaggiatori per gli Stati Uniti hanno avuto la sgradevole sorpresa di vedersi rifiutare il soggiorno in seguito a una domanda di autorizzazione ESTA. Come vedremo più avanti, le autorità statunitensi, dopo aver analizzato la domanda, possono rifiutarsi di concedere tale autorizzazione. Cosa fare quindi in un caso del genere? É comunque possibile andare negli USA? É quanto spiegheremo qui in dettaglio con alcuni consigli da seguire.
I prerequisiti per fare una domanda di autorizzazione ESTA
Se si desidera beneficiare del programma di esenzione dal visto ESTA, è prima di tutto necessario soddisfare le condizioni di accesso a questo dispositivo che elenchiamo qui in dettaglio:
- Per prima cosa, bisogna assolutamente risiedere in maniera permanente in uno dei paesi membri del dispositivo. 22 paesi, tra cui l’Italia, hanno siglato un accordo con gli Stati Uniti per semplificare le pratiche di viaggio dei propri cittadini. Bisogna quindi disporre di un passaporto rilasciato da uno di questi paesi per poter fare la domanda.
- È anche necessario che il passaporto di cui si dispone sia di tipo elettronico o biometrico e in corso di validità. La validità deve coprire la totalità del soggiorno negli USA. È proprio al passaporto che l’autorizzazione al viaggio viene associata per via informatica.
- La durata del soggiorno negli Usa ha anch’essa la sua importanza perché l’ESTA riguarda unicamente i soggiorni di massimo tre mesi. Se si desidera restare più di 90 giorni sul suolo statunitense non è possibile utilizzare questo sistema e si deve invece ricorrere ad una domanda di visto tradizionale.
- Infine, il motivo del viaggio non deve essere connesso al lavoro o agli studi in loco. L’autorizzazione ESTA autorizza unicamente i viaggi per turismo, affari o per visitare amici e parenti.
Se non si soddisfano tutti questi prerequisiti non vale la pena di fare una domanda di autorizzazione ESTA perché si otterrà certamente un rifiuto.
Quali sono le ragioni di un rifiuto di autorizzazione ESTA?
Il rifiuto, tanto quanto l'accettazione, dell'ESTA sarà comunicato tramite e-mail in un tempo massimo di 72 ore dalla convalida della domanda. Ciononostante, non sarà menzionato nessun motivo specifico di rifiuto. Infatti, le autorità statunitensi incaricate dell'immigrazione che valutano le domande di ESTA sono arbitri assoluti nel determinare il diritto di ciascuno di calcare il suolo statunitense.
Ad ogni modo, le ragioni più frequenti di un rifiuto di ESTA sono le seguenti:
- Informazioni errate relative al viaggiatore. Bisogna fare particolare attenzione a che tutte le informazioni personali inserite nel modulo corrispondano a quanto indicato sul passaporto.
- Durata del soggiorno non autorizzata. Si ricordi che l'autorizzazione ESTA è valida soltanto quando si effettua un soggiorno negli Stati Uniti inferiore ai 90 giorni . Per soggiorni più lunghi è necessario fare una domanda di visto.
- Nazionalità rifiutata. L'ESTA è accessibile solo per i cittadini di un paese membro del programma ESTA.
- Crimini o delitti gravi. Menzionando il fatto che il proprio casellario giudiziario non è vergine e in funzione della gravità dei crimini o delitti per i quali si è stati giudicati, il viaggio negli Stati Uniti può essere rifiutato.
Come si può rimediare in caso di rifiuto dell'ESTA?
Se si desidera partire ugualmente in viaggio per gli Stati Uniti malgrado il rifiuto da parte delle autorità statunitensi, esistono due soluzioni.
La prima consiste nell'attendere il tempo legale di 10 giorni prima di tentare di rifare una nuova domanda di autorizzazione. In tal caso, bisognerà ovviamente riprendere la pratica dall'inizio e pagare nuovamente le spese amministrative. Si noti che le spese della pratica ESTA rifiutata non vengono rimborsate.
Se la ragione del rifiuto non deriva da un errore al momento dell'inserimento delle informazioni personali o in caso di soggiorno superiore ai 90 giorni, la sola soluzione consiste nel fare una domanda di visto tradizionale recandosi presso un'ambasciata statunitense situata in Italia o nel paese in cui si risiede in modo permanente. Anche in questo caso, non ci può essere nessuna garanzia di riuscita, perchè la domanda di visto sarà anch'essa valutata dalle autorità statunitensi che possono nuovamente rifiutarla.
Come si può venire a conoscenza del motivo di rifiuto di un’autorizzazione ESTA?
Se avete ricevuto un’e-mail di notifica del rifiuto delle autorità statunitensi di rilasciarvi l’autorizzazione ESTA, vi sarete accorti che tale rifiuto non menziona nessun motivo specifico. Infatti in nessun caso potrete essere informati del motivo di tale rifiuto e non potrete quindi sapere perché le autorità statunitensi incaricate dell’immigrazione hanno deciso di non concedervi il diritto di soggiornare negli Stati Uniti.
Sta a voi quindi cercare una causa probabile nella lista di quelle che abbiamo citato sopra. Se non trovate nessuna spiegazione per questo rifiuto, è inutile cercare di contattare l’immigrazione statunitense per ottenere delle spiegazioni. Probabilmente avete semplicemente commesso un errore nel riempire la domanda online e in questo caso è preferibile inoltrare una nuova domanda 10 giorni dopo il rifiuto.
Un rifiuto di autorizzazione ESTA impedisce di ottenere un visto?
Il fatto che l’autorizzazione ESTA vi sia stata rifiutata dalle autorità statunitensi non implica tuttavia che non possiate in alcun caso viaggiare negli USA. Alcuni casi specifici di rifiuto come lo scopo del viaggio, la durata o il fatto che il passaporto non sia elettronico o biometrico, infatti, autorizzano ad effettuare una domanda di visto che ha tutte le possibilità di essere accettata.
Per farlo dovrete semplicemente ritirare un modulo di domanda presso l’ambasciata statunitense più vicina a voi visto che si tratta di una pratica che non può essere gestita online.
D’altra parte è possibile che le ragioni che hanno spinto le autorità statunitensi a rifiutare l’autorizzazione ESTA impediscano anche l’ottenimento di un visto. Dipende dalla loro gravità e dalla corrispondenza con le leggi in vigore negli USA.